CANI PER RILEVAMENTO COVID-19: LA RICERCA SULLA RIVISTA NATURE

 NON È MAI TROPPO TARDI (PER FARCI AIUTARE DAL CANE CONTRO IL COVID)!

A soli tre anni dall’inizio della pandemia, ecco la conferma scientifica che aspettavamo: i cani possono fiutare il Covid-19 sulle persone. Nel frattempo il virus è stato affrontato con i vaccini e con le altre misure mediche e sociali e l’epidemia, apparentemente, si è ridotta di forza; ma nuove varianti sono sempre possibili e soprattutto altre pandemie sono prevedibili.

In queste probabili eventualità è di grandissima importanza il risultato ottenuto dalla ricerca dell’Università di Milano, Facoltà di Medicina Veterinaria, che ha stabilito la possibilità di utilizzare i cani per uno screening tempestivo, attendibile ed efficace dei contagi.

C’è il nostro zampino: Medical Detection Dogs Italy, di cui sono direttore tecnico, ha addestrato i cani per la ricerca. Risultato: i cani sono in grado di identificare attraverso l’olfatto la presenza dell’infezione da Sars-Cov-2, sia in laboratorio che annusando direttamente le persone. Come già verificato sempre da noi (2014) fra l’altro per i tumori, il cane dunque può “fare la guardia” alla nostra salute segnalando alcune patologie in corso grazie al suo straordinario olfatto.

Ecco cosa afferma la professoressa Mariangela Albertini nel comunicato stampa dell’Università: “Molti studi scientifici ed esperienze in diverse nazioni hanno dimostrato che il cane addestrato, che non appartiene a una specifica razza, ma che dimostra una buona attitudine a collaborare con il proprietario, è in grado di rilevare la presenza di patologie perché queste lasciano nell’organismo una firma odorosa costituita da molecole dette “composti organici volatili (VOCs)”.

La pubblicazione è su Scientific Reports, settore online della più prestigiosa rivista scientifica al mondo, Nature. L’articolo è disponibile qui: Sniffer dogs performance is stable over time in detecting COVID-19 positive samples and agrees with the rapid antigen test in the field.

La ricerca è firmata da Federica PirronePatrizia PiottiMassimo Galli, Roberto GasparriAldo La SpinaLorenzo Spaggiari e Mariangela Albertini. Fra i ringraziamenti, quelli ai conduttori dei cani per la ricerca Sara La Spina ed Elisa Marconato. La ricerca è consultabile da tutti (Open Access). Contiene un’ampia bibliografia ed è stata rivista dai responsabili scientifici di Nature.

In questi anni abbiamo proposto questo modello di lavoro e abbiamo sperimentato con successo sia in laboratorio sia dal vivo, ad esempio davanti alle farmacie. Si possono individuare anche gli asintomatici. Nella fase iniziale siamo stati sostenuti in particolare dall’infettivologo Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano.

L’augurio è che l’aver dimostrato concretamente questa possibilità spinga le istituzioni a prenderla in seria considerazione per la prevenzione in caso di recrudescenza della pandemia, o in casi analoghi che potrebbero verificarsi. Abbiamo appreso come prelevare, conservare (4°-8°) e gestire il virus per il rilevamento, operando in sicurezza assoluta verso il conduttore e il cane negli allenamenti e nell’operatività. Adesso sappiamo che non è necessario che il naso del cane entri in contatto con la persona per segnalarla. Sappiamo quali sono le zone del corpo umano da far annusare al cane. 

Il lavoro con i cani, su questo versante, è più economico, meno rischioso, più attendibile di altri metodi di rilevamento dell’infezione, meno invasivo, purché condotto secondo criteri scientifici attendibili (altre sperimentazioni anche internazionali hanno fallito mancando di questi requisiti). Nel nostro caso, l’addestramento è durato solo sei mesi; i risultati sono stati eccezionali, sebbene la carenza di finanziamenti abbia impedito di estendere l’indagine alla fase successiva di rilevamento di massa (grandi eventi, raduni, scuole, RSA, mezzi di trasporto).

Nonostante il rammarico, abbiamo la speranza che si possa applicare il protocollo di addestramento da parte della protezione civile e delle altre forze impiegate nella prevenzione.

I cani hanno una marcia in più e possono essere un presidio molto valido e sicuro per la salute di tutti.